Armani chiude nuovamente le sfilate. Ma questa volta, cari lettori del blog dei corsi di moda a Milano, accende la polemica ed afferma: “La Camera della Moda si deve dare una mossa! Basta, non voglio più sfilare per ultimo è chiudere i calendari. Se siamo un sistema facciamo un sistema e mettiamoci a rotazione l’ultimo giorno perché così non va bene. Ogni grande marchio faccia il sacrificio che gli compete”. Giorgio Armani non usa mezze parole e dice chiaro come la pensa. Da troppe stagioni tiene alta la bandiera di Milano Moda Uomo accettando di chiudere lui la kermesse ma ora certo c’è bisogno di un ricambio e di un cambio di passo. Re Giorgio continua la polemica, prendendosela con la moda e lo spettacolo ma soprattutto con le provocazioni della passerella.”Servono solo a far ridere la gente che oggi ha già troppe difficoltà per fare acquisti – spiega Armani alla fine défilé per l’estate 2017 della prima linea – e la colpa è di alcuni stilisti ma anche di certa stampa che li enfatizza. Io non sono un bacchettone, osservo e dico quello che penso, sempre. Non vai al lavoro e non fai una riunione di lavoro col giubbotto imbottito da scalatore. Per favore non rendiamo ridicoli gli uomini! Ci vuole coscienza a fare le collezioni che poi costano tantissimo”. Poi un discorso aperto e orgoglioso su Milano. “Noi qui a Milano ci dobbiamo differenziare per la nostra storia – spiega Giorgio in formissima a 82 anni è già proiettato per la presentazione di Armani Prive’ a Parigi – a Milano c’è una creatività al servizio dell’Italia. Servono più idee per mantenere uno stile. Lasciamo agli altri le follie, a Parigi o a New York, e vediamo chi vince”.
In prima fila ad applaudire il défilé ci sono Kevin Specey,Ricky Martin, Paolo Genovese, Valerio Mastrandrea e Luca Marinelli.

Tanti gli ospiti internazionali della sfilata Emporio Armani Uomo P/E 2017.

Tra i tanti:

Edgar Ramirez, attore venezuelano, grandissimo in Carlos di Olivier Assayas (recuperatelo!), al fianco di Jessica Chastain in Zero Dark Thirty, di Jennifer Lawrence in Joy e di Robert De Niro in Hands of Stone (visto a Cannes 2016).

Gabriele Mainetti, regista del film rivelazione dell’anno Lo chiamavano Jeeg Robot, vincitore di 7 David di Donatello.

Marco D’Amore, star della serie tv Gomorra, prodotta da Sky e vero e proprio fenomeno dell’anno.

Hu Ge, attore e cantante cinese. I suoi ultimi progetti lavorativi includono le serie tv Nirvana in fire e The Disguiser.

Nyle Dimarco, attore e modello americano non udente. Ha vinto quest’anno il reality Dance with the stars e, nel 2015, American’s next top model.

Guillaume Nery, atleta francese, campione del mondo di apnea in discesa libera senza attrezzatura (117 metri di profondità), e protagonista di Free Fall, cortometraggio.

Christof Innerhofer, sciatore italiano, campione del mondo di supergigante e vincitore di diverse medaglie olimpiche
In passerella tutti gli “sconfinamenti” possibili in tema di moda maschile sublime e finalmente normale, ma alla maniera inconfondibile di Giorgio Armani. Un viaggio interiore- che parte alla grande dal nuovo pantalone più ampio e fluido e passa per giacche svuotate e vicine al corpo per una silhouette leggera e magnificamente decostruita. Molti i completi a 3 e anche 5 bottoni in bianco, ghiaccio, grigio perla, azzurro polvere e rosso burgundy.