I corsi di moda a Milano Model Management vi raccontano la passerella di Dolce&Gabbana che è stata accompagnata dalle musiche di Machine Gun Kelly.

Il set e la passerella mostravano enormi video di disegni in stile graffiti e motivi agitprop.

Gli stessi graffiti sono tornati su fantastici cappotti, piumini, overshirt e tute ultra voluminose, in stile Lower East Side-Futura 2000. Alcuni piumini erano così monumentali da far sembrare Balenciaga minimalista.

La collezione era anche traboccante di loghi DG: su maglie larghe, cappotti da ecclesiastico con monogramma, berretti da sci ed enormi tote bag.

Così tanti loghi che sembrava di vedere il D&G degli anni zero del 2000, ormai fuori produzione. In passerella capi diabolicamente ben tagliati: smoking avvolgenti, che cadevano perfettamente sulla figura, indossati sopra i leggings, bomber in velluto dalle spalle molto larghe e giacche tagliate col bisturi con revers rovesciati.  Non poteva mancare l’intimo uomo attillata abbinata con accappatoi da campioni di boxe e stole regali da dei del rap, impreziositi con colletti di pelliccia.